La prima serata di semifinale è iniziata con la consegna di un premio particolarmente caro agli Imolesi , la LUCERNA D’ORO, importante riconoscimento consegnato a Imolesi di nascita o adozione. Quest’anno il premio è stato consegnato alla Dott.ssa Vivoli Liliana, responsabile dell’Archivio di Stato di Imola, “ per essere riuscita, con il suo operato, i suoi studi e le numerose ricerche, a dare una nuova anima alla storia, con grazia tutta femminile, passione e dedizione”; e a Scala Franco fondatore e direttore dell’Accademia Pianistica Internazionale di Imola e fondatore del Festival Internazionale di interpretazione pianistica “Da Bach a Bartok”, “per essere riuscito a far comprendere a tutti noi, con il suo meraviglioso lavoro, che la grande musica è filosofia, scienza e ragione insieme; per la fiducia e la sensibilità mostrata nei confronti dei giovani”.
La serata è proseguita con la presentazione dei brani delle prime nove attrici finaliste in gara.
Il premio della giuria dei giovani e il premio del pubblico sono andati entrambi a PINA DI GENNARO (“La chiave dell’ascensore”, A.Kristof; punti 30.40). Le originali scelte scenografiche ed estetiche , sono riuscite a dare corposità al personaggio e ritmo all’intero monologo. Il messaggio emozionale è stato trasmesso in maniera intensa, con le numerose sfumature di sentimenti proprie del personaggio interpretato. Dal punto di vista tecnico l’attrice avrebbe potuto “giocare” di più sull’ impostazione vocale che in alcuni momenti è risultata mono-tono.
Il punteggio più elevato della serata è andato, all’unanimità, a FELIPE MORETTI (“Elisabetta e Limone”, R.Wilcock; punti 36.20). L’attrice è riuscita a interpretare in maniera originale e divertente uno dei testi più significativi di Wilcock, attraverso i numerosi richiami alla commedia dell’arte, la scelta di un complesso “vocabolario corporeo” , un’ottima interpretazione vocale e mimica che hanno conferito il giusto ritmo alla performance. Degna di merito l’essenzialità della scenografia e l’uso della tamorra quale elemento di passaggio/trapasso da un personaggio all’altro.
A pochi punti di differenza OLIMPIA ALVINO (35), SERENA DI GREGORIO (34.20), VALERIA IANNELLO (32.10).
La classifica di questa sera, ad eccezione delle prime due attrici sopra citate, non è stata condivisa dalla maggior parte del pubblico e in parte dalla giuria tecnica, probabilmente la diversa formazione teatrale dei giurati, unitamente alla soggettività di ognuno nel cogliere e interpretare il messaggio emozionale trasmesso, ha contribuito al raggiungimento di alcuni punteggi “discutibili”.
Ho preferito non commentare le performance delle altre partecipanti in quanto il mio giudizio potrebbe non essere rappresentativo di quello degli altri membri della giuria tecnica.
A tutte le attrici va comunque un riconoscimento per l’impegno, il coraggio e la determinazione che questo mestiere necessariamente richiede.
Teatro